Esiste una correlazione concreta tra stile di vita e stile di guida?
Sì, secondo gli studi esistono vere e proprie “abitudini di guida” capaci di fotografare la nostra personalità. Ecco perché è importante conoscere il proprio stile di guida – e sì, c’entra la sicurezza.

Guidare è un’azione che occupa molto spazio nelle nostre vite. Mettersi al volante, magari da soli, per raggiungere il posto di lavoro, può trasmetterci un senso di indipendenza; così come ammirare un bel paesaggio dai finestrini mentre percorriamo l’entroterra verso una meta di piacere ci emoziona.
Alcuni di noi sono abituati a fare chilometri in macchina quando hanno bisogno di staccare un po’ o riflettere intensamente su qualcosa. Anche la musica che ascoltiamo mentre siamo al volante influisce sulla nostra maniera di guidare e sul nostro umore.
Insomma, guidare, percorrere lo spazio imprimendo dei comandi alla nostra automobile, esercita una grande influenza su di noi, rappresenta un’altra forma di espressione, rivelando tratti anche consistenti del nostro approccio alle cose.

Ma quanti sono consapevoli di avere un preciso stile di guida? E soprattutto, una volta identificato lo stile, come essere certi che proprio il nostro sia uno stile di guida sicuro?

Attivare in automatico una serie di “buoni comportamenti” alla guida può migliorare la nostra quotidianità e la nostra salute.

Lo stile di guida, che cos’è?

Fuori dal mondo delle corse automobilistiche e dei piloti professionisti, nel quale esistono esperti capaci di cogliere la minima sfumatura tra le peculiarità e le di ciascun pilota, per “stile di guida” si intende il comportamento e la maniera di agire di ciascun autista mentre è alla guida, il modo di guidare. Ciascuna azione a bordo del veicolo fa parte del tuo stile di guida: se sei leggero o pesante sui pedali, quando e come freni, come gestisci l’accelerazione, come utilizzi strumentazione di bordo e lo sguardo.
Ogni autista ha il suo, ed è una delle poche cose non influenzate dall’esterno: rappresenta il tuo approccio alla strada, e, più in grande, la tua maniera di percepire la realtà circostante.

Se c’è anche una sola cosa che vorresti saper fare meglio, o una sola situazione in cui non ti senti perfettamente a tuo agio nella guida (pioggia battente, neve su strada, nebbia fitta, tratti a scorrimento veloce, o traffico intenso, ciascuno ha le sue), questo è il momento di esaminare le tue abitudini di guida e scoprire se sono sicure.

Capire il proprio stile di guida

Lo stile di guida è diverso per ognuno, assolutamente unico, ed è fatto di tutto ciò che ha costruito nel tempo l’approccio alla guida di ciascun automobilista, dalle prime prove di guida per prendere la patente, alle esperienze autonome da neopatentati, sino a tutti quegli accorgimenti o aspetti abitudinari che sono entrati a far parte della nostra guida di tutti i giorni: lo sguardo al retrovisore una o due volte prima di attraversare un incrocio, ingranare la marcia con energia o con dolcezza, la pressione esercitata sull’acceleratore, come si tengono le mani sul volante durante la marcia.

Lo stile di guida di ciascun automobilista, oltre che dal suo rapporto con l’azione di guidare, dipende anche dalla considerazione che ognuno ha del proprio veicolo: auto come semplice mezzo di locomozione per andare da un posto all’altro? Come status symbol? Come hobby sportivo? Come strumento fondamentale di lavoro? Ciascun conducente che incontriamo nel corso della nostra giornata ha una ben precisa “personalità da strada”, e possiamo identificarla alla prima occhiata. Alcuni hanno uno stile “prudentissimo”, ordinario, altri brillante, dinamico, altri ancora aggressivo.

Secondo uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma possiamo suddividere i guidatori in 6 categorie:

1) Conducente prudente.
Positivo, non rabbioso verso gli altri utenti e rispettoso del Codice della Strada, evita tutte le sostanze nocive alla guida e ha un’idea razionale degli incidenti stradali.

2) Conducente a rischio.
Non rispetta del tutto il Codice stradale, è egocentrico, tende a giustificare le proprie trasgressioni e crede che gli incidenti siano frutto del caso. Sottovaluta l’effetto dell’alcol sulla guida.

3) Conducente aggressivo.
Si sente ostacolato dal Codice stradale, è rabbioso verso gli altri automobilisti e alla ricerca di sensazioni forti. Viaggia spesso ad alta velocità senza curarsi degli altri utenti.

4) Conducente iper sicuro.
È convinto di avere tutto sotto controllo e si fida molto delle proprie capacità. Ritiene che gli incidenti si possano controllare ed evitare, ama l’alta velocità perché certo di saperla gestire.

5) Conducente disattento.
Rispetta o prova a rispettare le norme del Codice stradale, ma è distratto durante la marcia e abituato a fare più cose contemporaneamente. Sa che l’alcol può nuocere alla guida, evita quello ma non la disattenzione.

6) Conducente ansioso-arrabbiato.
Rispetta il Codice della strada e lo ritiene necessario ma prova rabbia verso gli altri automobilisti e rabbia/ansia verso eventuali ostacoli. Fa uso di alta velocità ma è d’accordo sugli effetti nocivi dell’alcol.

E il tuo qual è?

Per capirlo puoi farti queste semplici domande riflettendo sul tuo stile di guida.

Basta fare mente locale su questi punti per avere una prima consapevolezza del proprio stile di guida. A nessuno di noi piace quell’automobilista che parcheggia in divieto di sosta o si ferma all’improvviso senza frecce per far scendere o salire qualcuno, e men che meno possiamo essere d’accordo con chi dà la precedenza sulle strisce una volta sì e tre no a seconda di come gli gira. 
Uno stile individualista o disattento sono da evitare. Riconoscere le proprie mancanze o i propri difetti e cercare di correggerli invece è l’atteggiamento giusto. Lo stile di guida corretto va a migliorare durata ed efficienza del tuo veicolo, oltre a metterti al sicuro dalle infrazioni che potresti compiere con uno stile di guida discontinuo o dipendente dal “momento”.

Il tuo stile di guida è quello giusto?

Un gruppo di ricerca dell’Università estone di Tartu ha condotto uno studio dal quale è emerso che alcuni comportamenti a rischio e la guida “spericolata” sono correlati, la ricerca è molto complessa ed ha impegnato un team di esperti di settore per oltre 20 anni, ma i risultati hanno confermato che le abitudini di vita si riflettono nelle abitudini di guida, soprattutto impulsività e aggressività.

Le Università di Washington e della California invece si sono orientate sullo studio della correlazione tra conducente e stile di guida, grazie all’utilizzo di strumentazioni di precisione e sensori a bordo del veicolo, acceleratore, freno e volante, installati su un’automobile che 15 soggetti a campione hanno guidato uno per volta per lo stesso tragitto della stessa durata. Un algoritmo è riuscito a collegare ciascun individuo alla sua precisa prova di guida semplicemente analizzando la maniera di utilizzare il freno.

endiamo a eseguire o ripetere una serie di comportamenti abitudinari, mettendo in atto la “nostra maniera” di fare quella cosa, anche se è potenzialmente sbagliata.

Tu che stile di guida hai? Come fai a essere certo di avere uno stile di guida sicuro?

Nel caso ti stia sorgendo il dubbio, ecco dei semplici “campanellini di allarme” che puoi tenere d’occhio per capire se sei considerato un guidatore affidabile oppure se c’è qualcosa da rivedere.

Quando fai salire a bordo un amico per accompagnarlo da qualche parte, o dai un passaggio a qualcuno, o viaggi con altre persone conducendo la tua automobile, i passeggeri come ti sembrano? A loro agio? Se uno di loro, appena salito a bordo, indossa la cintura di sicurezza e si appende alle maniglie interne le cose sono due: o è la persona più coscienziosa al mondo (benissimo!), oppure tu non trasmetti esattamente fiducia…

Pensaci:

Guidare non è “semplice”. E neanche innocuo. In una realtà contemporanea in cui la normalità è avere la patente, e possedere un veicolo proprio, il numero di automobilisti si moltiplica a dismisura: ecco perché diventa importante comprendere che patente non significa sicurezza. E perché può essere fondamentale essere consapevoli del proprio stile di guida e di come aumentarne i benefici.

I nostri consigli per migliorare lo stile di guida

Lo stile di guida è un fatto personale, anzi di personalità. È caratteristico di ciascuno e ci rappresenta. Ma il range in cui possiamo muoverci è sempre compreso entro il rispetto delle norme del Codice stradale e di tutti gli utenti della strada.

Anche il guidatore più inesperto può in breve acquisire le capacità utili a costruire un buono stile di guida sicuro ed attento:

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