Spedizioni e trasporti non sono sinonimi, spesso i due termini vengono usati senza distinzione perché, in relazione agli aspetti operativi della movimentazione delle merci, di fatto, non ci sono grandi differenze.
In altre parole: quello che interessa nel quotidiano è il fatto che la merce parta, arrivi a destinazione integra e nei tempi attesi, al costo pattuito.

Il trasporto è quell’azione che viene definita – dall’art. 1678 del Codice Civile– come un vero e proprio “contratto” dove il “vettore”, ovvero uno dei due contraenti che commissiona l’azione previo corrispettivo, il trasferimento di cose, oggetti e merci da un luogo ad un altro. Per “vettore” intendiamo sia chi trasporta beni con un mezzo proprio, sia chi, invece, utilizza mezzi altrui.

In altre parole, il vettore è colui che assume l’obbligo di trasportare ed il mittente diviene il creditore della prestazione, che richiede il trasporto e consegna il carico al vettore.
È importante notare che l’affidamento delle cose al vettore, implica che egli debba provvedere alla custodia delle stesse durante il trasporto.

Anche la spedizione ha a che fare con un contratto di trasporto e con un “vettore”: la definizione standard ci dice che una spedizione è, infatti “un mandato senza rappresentanza, il cui oggetto è costituto dalla conclusione di un contratto di trasporto per conto del mandante”, secondo l’articolo 1737 del Codice Civile
Ma dietro questa definizione si cela un’importante informazione: in questo contratto di spedizione, rientrano tante mansioni e aspetti di preparazione della merce:

In questo caso, lo spedizioniere non è egli stesso il vettore ma ha l’obbligo di concludere, per conto del mittente, il contratto di trasporto con uno o più vettori.

La cosa importante da sapere è che nel trasporto il soggetto che riceve l’incarico si obbliga al trasferimento delle cose assumendo su di sé i rischi dell’esecuzione.

Nella spedizione, invece, lo spedizioniere si obbliga a stipulare con un vettore un contratto di trasporto per conto del mandante e perciò con i relativi rischi a carico di questi. Tuttavia, lo spedizioniere che con mezzi propri o altrui assume l’esecuzione del trasporto, in tutto o in parte, ha gli obblighi e i diritti del vettore.

Semplificando ulteriormente, la differenza sostanziale tra le due tipologie di contratto e conseguentemente di prestazione professionale è che nel primo caso è il vettore che assume in proprio i rischi dell’esecuzione, mentre il contratto di spedizione prevede che sia lo stesso spedizioniere ad impegnarsi a concludere con altri soggetti, in nome proprio ma per conto di altri, il contratto di trasporto, ricoprendo un ruolo di intermediario tra le parti.

Sorge spontaneo chiedersi perché allora avvalersi di uno spedizioniere, quando si potrebbe stringere da subito un contratto di trasporto. La ragione è molto semplice: il mondo di ogni professione è infinitamente complesso.
Per costruire una casa, ad esempio, sarebbe impensabile improvvisarsi capocantiere – o affidare la stesura del progetto ai muratori che, anche se bravissimi nel loro lavoro, non sono architetti, né idraulici, né elettricisti. Insomma, ad ognuno il suo mestiere!

Nel caso specifico delle spedizioni, come si può immaginare, queste non sempre si limitano al trasporto della merce da un luogo a un altro. Ogni tipo di spedizione ha bisogno dei trasportatori più adatti. Si tratta di lavori complessi, ed è proprio per questo che la figura di intermediario ricoperta dallo spedizioniere diventa fondamentale.

La nostra esperienza ci insegna che, per gestire al meglio la mobilità delle proprie merci, nel terzo millennio, nell’era di internet e del commercio globale, servono competenze più larghe di quelle che erano necessarie negli anni passati. Oggi, avere la responsabilità della gestione logistica di un’impresa, anche di una piccola o micro impresa, implica conoscere almeno i rudimenti delle procedure, delle normative e delle limitazioni doganali, sapersi muovere in mezzo alla giungla della fitta documentazione richiesta per far viaggiare le merci in giro per il mondo e seguire attentamente l’evoluzione del settore.

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