Continuano gli aumenti sulla rete carburanti secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia nelle quali “la media nazionale” del gasolio “supera di poco la benzina, posizionandosi sopra i 2,3 euro/l in modalità servito e oltre i 2,2 euro nel self. Salgono anche Gpl e metano auto”.
Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self – si legge – sale a 2,217 euro/litro. Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 2,220 euro/litro (venerdì 2,173). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato schizza a 2,323 euro/litro e il gasolio servito vola a 2,333 euro/litro”.
L’impennata improvvisa del prezzo di gas, carburanti ed energia elettrica ha portato all’avvio di un procedimento di indagine.
“L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”, spiegano infatti in una nota ufficiale. Gli accertamenti del caso saranno ora affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma.
Il Codacons ha annunciato nelle scorse ore di voler presentare un esposto a ben 104 procure della Repubblica sul territorio nazionale, oltre che all’Autorità garante della concorrenza, con lo scopo di fare finalmente chiarezza sulle possibili speculazioni messe in atto ai danni dei consumatori e delle imprese.
L’extra gettito
L’irragionevole speculazione da parte dei gestori dei distributori di carburanti è inspiegabile considerando il fatto che il prezzo dei carburanti oggi in vendita è stato fissato almeno un mese fa, quando i costi erano decisamente più bassi. L’aumento dei prezzi dei carburanti genera un incremento del gettito fiscale, grazie all’applicazione dell’iva, mentre il valore delle accise è fisso, indipendentemente dai listini dei carburanti, l’ammontare derivante dall’iva cresce in proporzione all’aumento del prezzo.
Quindi cosa bisognerebbe fare con questo extra gettito? Quale sarebbe la maniera migliore di impiegarlo?
Lo Stato potrebbe avere ha due possibilità: utilizzarlo per alleviare l’onere della bolletta energetica per famiglie e imprese, integrando la dotazione già impegnata finora”, oppure “sterilizzare l’iva sui carburanti per un periodo limitato, in modo da ridurre immediatamente il prezzo.